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L angelo nero

  • La tristezza era la sua

    compagnia continua,oramai.

    Lui con tutta la sua altezza

    sembrava rimpicciolito di colpo.

    Si era augurato che da quelle

    quattro mura, nuova,

    nessuno sarebbe 

    uscito più per peccato,

    aveva chiesto a Dio che solo

    con la bara sarebbe successo questa volta.

    Che destino recidivo.

    Lei col suo fare,

    da tempo si avvicinava sempre

    piu all amico, sfidando la moribonda,

    che gli ultimi giorni della sua corta vita

    doveva assistere come il marito

    e la sua piccina si affezionavano

    giorno dopo giorno di piu ad essa,

    attirati dal suo modo da crocerossina amorosa.

    Il giorno che lei si spense,

    loro due erano li,

    si tenevano per mano vicino al suo letto.

    Immagino come sarà andata

    all altro mondo felice di ciò che  stava lasciando,

    poveretta.

    Intanto continuava a fare la sua vita

    con il marito e figli

    come fosse la cosa piu naturale del mondo....

    continuando a vedere "lo sconsolato" vedovo.

    Come tutti seppero della sua non

    cosi irreprensibile vita,

    lei senza pensarci due volte, fece le valige,

    prese il più piccolo e uscì da quelle mura.

    La sua testa era/e malata,

    altra spiegazione non si trova.

    Lui viveva ora i suoi giorni  con ansia,

    senza rassegnazione.

    Povero cristo.

     

     


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