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Ottava stanza - L'anima rifiutata

  • Godete miei piccoli spettatori
    in questo tragitto senza riflettori
    che illuminano il cammino
    di ombre senza destino
    Bussate a questa porta
    senza timore di sorta
    Questa è la camera stregata
    dell’anima rifiutata
    Non vedrete nulla di strano
    e non sentirete un sussurro lontano
    Ma non entrate a cuor leggero
    qui giace l’anima dell’amore nero
    Un’anima che ha gridato fino alla morte
    tra sorda indifferenza e visioni distorte
    Mai ascoltata e mai seguita
    ha giaciuto con molti ma mai amata
    Di consigli altrui e paure ha nutrito la sua vita
    ma mai ha seguito la sua strada sopita
    Chiudete gli occhi e tendete i vostri sensi
    sentirete che vi sfiora con pensieri densi
    Densi di rimpianti ormai incurati
    di quei sogni vecchi e andati
    Come le gemme fasulle di cui si è nutrita
    e che ha usato per adornare le sue dita
    Che ha usato come mattoni e cemento
    per costruire la sua rocca distrutta poi dal vento
    Eppure era solo la più leggera tra le brezze
    ma è bastata per distruggere il suo mondo di certezze
    Or bene miei cuccioli bramosi
    lasciamo questa stanza fatta solo di timori ombrosi
    Facciamo un cenno di saluto all’anima rifiutata
    con la speranza che un giorno finalmente venga liberata
    e proseguiamo tenendo un pensiero sicuro
    si può sempre uscire dal Circo dell’Amore Oscuro

     

    Un soffio d'anima e che il Lupo vi protegga