E' vero, carissima nuvoletta. Le avversita' segnano e insegnano, danno lezioni di vita e non si dimenticano. Da esse si puo' imparare molto. Molti, da una vita travagliata, ottengono solo autodistruzione, annullamento e sconfitte. Io non mi arrendo ne' mi sono mai arreso. Da esse ho ricavato la forza che serve per risollevarsi, da esse ho imparato e mi accorgo di avere acquisito moderazione, tranquillita' (ora), soddisfazione (finalmente) e perche' no, rivincita rispetto a tanti fatti che mi stavano demolendo. In tutto questo, l'aiuto piu' grande e' stato il non aver mai mollato nemmeno per un attimo la voglia di giocare, di guardare le cose con gli occhi di un bambino..... Un bacio, cara Nuvoletta, che viene diretto dal cuore. Renato.
Una vita da acrobata.
Una vita da acrobata
a camminare sul filo di una vita.
E cammino, cammino,
attento a non cedere,
attento a non cadere,
a non squilibrarmi,
ad affrontare eventuali ostacoli di percorso.
Venti,
intralci sul cammino,
vacilli,
ondeggiamenti,
e ritrovo l'equilibrio.
E continuo a camminare
sul filo della vita.
A volte saltellando
a volte arrancando
a volte ginocchioni
per lo sforzo di proseguire.
Eppure non so fermarmi,
perche' so che il filo della vita
che ho gia' superato non e' ripercorribile,
nemmeno a retromarcia.
Non resta che andare avanti,
su questo filo della vita.
E mi arrabbio,
gioisco,
piango
e rido
su questo filo della vita
fino al traguardo finale....