Il crocefisso nelle scuole
Ok, mi ricollego al discorso e sottolineo una cosa importante. "Crocefisso nelle scuole" a mio avviso ha una valenza un po' diversa da "Chiesa nelle scuole". Il Crocefisso è innanzitutto l'espressione simbolica non necessariamente di un culto cattolico, bensi di un'intima credenza interiore o come dici tu, di una tensione interiore al conseguimento di uno scopo metafisico e trascendente.
Tuttavia non possiamo non tenere conto della tradizione poiché essa esiste da quando l'uomo si ê organizzato in una serie di rituali che ne caraterizzano la provenienza nonché gli usi e costumi e ne determinano di conseguenza una presupposta appartenenza ad una certa etnia. Questa tradizione è da sempre interpretata nel nostro caso dalla chiesa cristiana di Roma e quindi, se si vuole agire sulla modifica di certe regole non ancora accettate dal buonsenso comune, è sulla chiesa cristiana che bisognerebbe fare leva, depositaria di vedute parecchio vetuste e forse non più adeguate alla situazione attuale. Inoltre non vedo tutta questa necessita di agevolare la chiesa sotto il profilo di imponibile fiscale, almeno fino al momento in cui non saranno documentate con precisione le varie attività umanistico-filantropiche a cui la chiesa in primis è tenuta a partecipare o piuttosto, ad esserne il principale artefice. In realtà, la prosperità della chiesa, nonché la pomposità di certe espressioni visive all'interno dei suoi edifici riccamente strutturati, sono da sempre argomenti di acre confronto fra laici, cattolici e protestanti.
Il cambiamento va attuato non con prese di posizione chiuse ed egocentriche, bensì attraverso un confronto aperto con il mondo politico ed intellettuale.
Ed il tutto senza nemmeno aver toccato il dibattito in rapporto al paragone verso le altre maggiori religioni.