ORGASMO FEMMINILE E ANORGASMIA
Perche non rendere in questo luogo un servizio utile?
Articolo tratto da
http://www.medicitalia.it/i.sussarellu su gentile concessione del Dr. ssa Ilenia Sussar
Tutte le donne ricercano l’orgasmo, sia perché costituisce un’esperienza piacevole sia perché dal punto di vista evolutivo la piacevolezza legata all’orgasmo aumenta la probabilità di ricercare altri rapporti sessuali. Quando una donna fatica a raggiungere l’orgasmo spesso si assiste anche ad un calo del desiderio: come se non trovasse più la motivazione ad avere altri rapporti sessuali
Comunemente si concepisce l’esistenza di due tipi diversi di orgasmo, uno clitorideo ed uno vaginale (o coitale).
Tuttavia questa distinzione da un punto di vista fisiologico non ha senso dal momento che entrambi sono indotti in modo prevalente dalla stimolazione del clitoride (Master e Johnson,1966).
Pur essendo uguali dal punto di vista fisiologico qualsiasi donna sarebbe perfettamente in grado di differenziare fra l’orgasmo clitorideo e quello vaginale:
- l’orgasmo clitorideo è indotto prevalentemente dalla stimolazione diretta del clitoride (solo poche donne riescono a sperimentarlo durante il rapporto sessuale)
- mentre quello coitale e sperimentato propriamente durante la penetrazione
Il 20-30% delle donne sente come più piacevole quello clitorideo in quanto più intenso.
Probabilmente vi starete chiedendo: se fisiologicamente non presentano differenze allora come è possibile che siano percepiti come due cose diverse?
Molto probabilmente questa differenza percettiva è dovuta al fatto che nell’orgasmo coitale la vagina durante le contrazioni orgasmiche si chiude attorno al pene, quindi su qualcosa che oppone resistenza e che limita l’escursione delle contrazioni stesse, mentre nel caso della stimolazione clitoridea le contrazioni avvengono nel vuoto; ciò provoca naturalmente una diversità a livello neuro-fisiologico, e quindi le sensazioni che ne derivano vengono percepite diversamente.
Tuttavia la diffusione dei due tipi di orgasmo non è omogenea:
- alcune donne riescono a sperimentarne solo uno dei due;
- altre fanno esperienza di entrambi;
- infine, ci sono donne che non riescono ad avere nessun tipo di orgasmo.
L’anorgasmia
L’anorgasmia costituisce quel problema per il quale si vive un ricorrente ritardo o assenza dell’orgasmo dopo una fase di eccitazione sessuale normale.
Secondo la Kaplan le donne che soffrono di anorgasmia nella maggior parte dei casi sono sessualmente sensibili: questo significa che possono provare sensazioni erotiche ed avere una abbondante lubrificazione e turgore genitale. Quindi alcune volte il non riuscire ad avere un orgasmo non deve essere considerato come disturbo, ma una normale variazione della sessualità femminile. Molte donne devono imparare a raggiungere l’orgasmo: la capacità di raggiungere un orgasmo può non essere innata nelle donne come lo è nell’uomo.
Le donne, inoltre, hanno diverse “soglie” orgasmiche. Una soglia orgasmica è il livello di stimolazione necessario per raggiungere l’orgasmo, ed è diverso per ogni individuo. Una soglia alta può contribuire all’anorgasmia perché richiede una stimolazione più lunga e paziente.
In altre parole una soglia orgasmica alta può avere delle conseguenze sulla possibilità di provare l’orgasmo se:
- non ci si accorge di avere bisogno di una stimolazione più lunga
- si rifiuta di comunicare al partner l’esigenza di allungare i tempi di stimolazione.
Se state vivendo questo problema è possibile che a questo punto vi riconosciate in ciò che avete appena letto, tuttavia per una corretta “diagnosi” è necessario fare altre considerazioni.
Se non siete mai riuscite a raggiungere un orgasmo mediante alcun tipo di stimolazione allora possiamo parlare di Anorgasmia primaria, se invece in passato ne avete fatto esperienza e/o attualmente avete difficoltà a raggiungerlo allora ci troviamo davanti ad una Anorgasmia acquisita o secondaria.
A questo proposito non esistono numerosi studi ma quelli a disposizione (National Social and Health Life Survey, Laumann e coll., 1994) hanno rilevato che mediamente il 24 % delle donne hanno difficoltà nel raggiungimento dell’orgasmo; si può affermare quindi che l’anorgasmia costituisce un problema comune nelle donne, forse quello più frequente.