Un giovane muore si chiamava Ciro Esposito ed aveva una vita davanti ma la sua esistenza è stata fermata da' un proiettile da  un ultras  ben noto per vari  precedenti,ma tutto questo passa in secondo piano la prima pagina è tutta per la nazionale che torna a casa dopo una serie di partite sbagliate e ciò da' vita ad un problema di livello pubblico i media non parlan di altro lasciando solo pochi spazzi per il giovane morto, si parla di ricostruire il calcio italiano ma per prima cosa si dovrebbe ricostruire le varie societa' sportive che fomentano la violenza nei nostri stadi sfociando in  un numero sempre maggiore di vittime.Forse sarebbe il caso fermare il caampionato e rivedere tutta l'architettura su' cui si erge perchè non è  ammissibile che lo sport significhi morte!!!!!

Troppo spesso si leggono di queste notizie ed è ammissibile morire allo stadio, essere uccisi...

eppure prima di entrare negli stadi ti fanno consegnare persini i tappi delle bottigliette dell'acqua...

e allora mi chiedo ma, come è riuscito a passare un delinquente assasino con una pistola???

Una tragedia del genere dovrebbe unire l'intero paese invece noto che, come in politica, tutti cercano di far valere la propria opinione mettendo in secondo piano ció che conta . La vita di un giovane è appesa ad un filo ed il paese continua la sua folle corsa nella distruzione di quel poco di unità nazionale che forse è rimasta. È proprio vero, siamo una generazione sfortunata, mi viene da pensare, quasi maledetta

Grazie a tutti voi, purtroppo tutti sappiamo l'epilogo della vicenda di "CIRO ESPOSITO" Comunque speriamo che questo fatto porti ad una profonda riflessione tutti quanti.!!!!