aaaaaaah se non ci penso io a voi...la parola al maestro
E' lungo ma credo sia interessante...Per una volta non lo metto per ridere... tratto da : http://www.okidoroma.it/biblioteca/archivio_articoli.php?ck=1&art=0054&tipo=avv_settimana OKI DO: Educazione Viva (08) - la gioia del sesso (2), del m° Masahiro Oki La sessualità dell'uomo e quella della donna
Si dice spesso che l'eccitamento sessuale dell'uomo è di tipo cerebrale e quello della donna è di tipo fisico. Un uomo può eccitarsi già con uno stimolo emozionale, mentre per la donna questo non è possibile senza la presenza di uno stimolo fisico. Questa differenza si manifesta sia nel diverso modo di sentire il desiderio sessuale che nella diversità dei rispettivi processi di eccitamento. L'uomo, attraverso la vista, attraverso i sensi, attraverso il pensiero, è capace di eccitarsi immediatamente e in qualsiasi momento, di fronte a qualsiasi donna. Per la donna non è così. La donna ha l'istinto per scegliere per sé il giusto seme (il compagno) e si eccita fisicamente attraverso il tatto; se pensa che quella persona non le piace non si eccita; se le piace, chiede di essere abbracciata e accarezzata, affidando all'uomo scelto il compito di sostenerla e di proteggerla, chiedendogli così di essere dedito esclusivamente a lei.
E' possibile risvegliare la sensibilità sessuale della donna attraverso tutto il suo corpo poiché su di esso sono ampiamente diffuse molte zone di eccitazione erogena. Queste zone sono particolarmente sensibili allo stimolo del tatto e guidano il riflesso sessuale; in esse si trovano in grande concentrazione i recettori tattili del sistema nervoso. Alcune di queste zone sono, ad esempio, quelle dove si trovano capelli o peli o nei pressi di questi (la peluria degli organi genitali, le ascelle, l'inizio della capigliatura), zone dove la pelle si trasforma in membrana (le labbra, l'ano, il naso, la vagina, i capezzoli), zone di pelle con poco grasso (le mani, la pianta dei piedi, la punta delle dita) e quelle in prossimità degli organi sessuali. Queste zone di sensibilità sessuale sono offerte dalla natura come fonti di gioia (nel caso dell'uomo questa zona si limita principalmente all'organo genitale e alla zona circostante). La sensibilità sessuale di quelle zone, la loro forza o debolezza è diversa però per ognuno: bisogna quindi scoprirle, conoscerle, studiarle e correggersi al fine di valorizzarle e sviluppare così l'emozione del corpo. Molte e varie sono le sensazioni che possiamo avere attraverso il corpo, ma la sensibilità sessuale ha un carattere globale, nel senso che non è separata dalle altre. Lo stimolo, perciò, deve giungere in modo globale e corretto, altrimenti la gioia data dalla sensibilità sessuale non può essere tirata fuori.
Grazie alla pratica si può sviluppare enormemente le zone di sensibilità sessuale e, attraverso la collaborazione degli sposi (specialmente dell'uomo nel guidare la donna) si deve risvegliare nel corpo quelle parti di esso che sono addormentate: le carezze, le parole, le manifestazioni di amore, l'atmosfera che si crea, sono tutti elementi che servono allo scopo. Sia l'uomo che la donna devono imparare come fare per procurarsi gioia reciprocamente, poiché per ognuno il modo di eccitamento è diverso: questo è rispetto per l'altro. L'essere umano, essendo diverso dagli animali, ha un'attività psichica ed emozionale molto alta, e se quindi non aggiunge allo stimolo fisico anche quello spirituale, non può manifestare in maniera soddisfacente il desiderio sessuale (eccitamento) e la gioia. La donna, in special modo, il cui desiderio sessuale è dato dallo stimolo del tatto, richiede continue carezze, un'atmosfera tranquilla e parole d'amore. Ma anche l'uomo chiede carezze e parole d'amore, cosicché la donna non deve dimenticare di stimolare la sua sensibilità e di mantenere desto il suo desiderio sessuale; essere una brava moglie vuol dire saper rispondere in modo adeguato alle esigenze del marito. Così, sentendo la gioia dell'altro, viene gioia di se stessi.
Lo Yoga insegna che soltanto chi cerca di vivere per la gioia degli altri può ricevere gioia. La sua ricerca è rivolta ad un impegno che renda la vita gioiosa e preziosa, e che valorizzi l'esperienza della pratica e lo sviluppo del pensiero in ogni istante, per vivere meglio. Anche la sessualità è parte del nostro vivere: la sua soddisfazione o insoddisfazione ha un'influenza su tutta la sfera della vita quotidiana così come, viceversa, il modo in cui viviamo influenza lo sviluppo della sessualità. La sfera sessuale non è quindi separata dal resto e, se non si sente la gioia del sesso, significa che anche un'altra parte del modo di vita è sbagliato. Lo Yoga afferma anche che l'attività sessuale rappresenta, fra l'altro, una porta importantissima per l'allenamento spirituale. Infatti, in una condizione di mantenimento della salute psicofisica troviamo anche l'essenza che nutre e sostiene una lunga vita, che migliora la capacità sessuale e ne aumenta la durata nel tempo.
Da cosa è costituita questa essenza ?
Emozioni armoniose in quantità, un'alimentazione bilanciata (quel che spesso è considerato prodotto speciale non è speciale per niente!), un corretto uso del corpo, un sonno perfetto, sono la giusta medicina per mantenere attiva e armoniosa la propria attività sessuale: altro che cure di ormoni!
La nostra vita sessuale è parte integrante della nostra intera vita. Le abitudini a poco a poco incorporate, l'esperienza, la memoria, sono le cose che governano la nostra vita, svolgendo un ruolo importante anche nel determinare il modo in cui viviamo la sessualità e portando la loro influenza anche in età avanzata. Infatti, coloro che hanno continuato a vivere in modo sano la sessualità, non perdono la sua propria capacità sessuale neanche dopo l'esaurimento dei meccanismi ormonali.
Il rapporto sessuale
La tensione del desiderio sessuale aumenta a seguito delle stimolazioni ricevute, sia fisiche che psichiche, e si sente crescere sempre più il bisogno del rilassamento. Questo bisogno verrà soddisfatto dal rapporto sessuale stesso: questo è il meccanismo che ne è alla base. Prima del rapporto l'eccitamento sessuale cresce fino ad un certo punto, ma poi, con lo stimolo diretto dato dalla pratica del rapporto, aumenta ancora di più, fino a portare al limite la tensione nel cervello, cosicché si possa godere dell'emozione più piacevole (ciò che è detto orgasmo). In quel momento, a livello fisico, avviene che l'uomo scarica il suo seme e la donna libera la sua essenza.
Il processo che va dall'eccitamento fino alla soddisfazione del desiderio sessuale segue una strada diversa per l'uomo e per la donna. Esso si sviluppa nell'uomo in quattro fasi successive: l'erezione, la fuoriuscita di un liquido alcalino (liquido seminale), l'eccitazione del cervello, l'uscita dello sperma. L'erezione non rappresenta ancora, in se stessa, l'esigenza del rapporto sessuale; infatti, il bisogno del rapporto avviene solo dopo la fuoriuscita del liquido seminale, che segna fisicamente l'inizio del rapporto, e la donna deve quindi fare in modo di favorire questa fase. Dopo l'eiaculazione l'uomo si rilassa completamente e si conclude il processo.
Nella donna non c'è eiaculazione ma soltanto liberazione di un liquido essenziale. Questa fuoriuscita di liquido avviene attraverso cinque diversi gradi di eccitamento e, finché la donna non li attraversa tutti, piano piano e in modo progressivo, non può raggiungere l'orgasmo. Fino al terzo grado si tratta di sensibilità sessuale esterna, che può essere ottenuta grazie alle carezze del partner intorno ai genitali o attraverso la masturbazione. È a questo punto che insorge il desiderio del rapporto e quindi l'uomo deve saper guidare la donna fino a questo grado. Il quarto grado dell'eccitamento riguarda la sensibilità sessuale della vagina; il quinto la sensibilità sessuale dell'utero. In questo ultimo grado avviene l'orgasmo, che è l'eccitazione portata fino al suo limite, la quale porta a uno spasmo di tutto il corpo: la sua caratteristica è la contrazione dell'area muscolare del bacino e dell'osso sacro. Finché la donna non giunge all'orgasmo, non raggiunge il soddisfacimento; e c'è da aggiungere che il suo orgasmo non è mai così prevedibile, essendo a volte lento, a volte veloce. L'uomo invece può raggiungere l'orgasmo quando lo desidera, e perciò dovrà dedicare la sua attenzione ai processi di eccitamento della donna, per assicurarle un pieno soddisfacimento.
Quando una donna non raggiunge mai l'orgasmo, l'insoddisfazione del desiderio aumenta una tensione di cui non riesce a liberarsi. Questa tensione finisce con l'accumularsi, creando sangue stagnante, alterazioni della sensibilità e degli stati emotivi o atteggiamenti conflittuali; in altri casi, questa energia insoddisfatta va verso l'interno e porta insonnia, debolezza generale, difficoltà di concentrazione e altri tipi di disturbo. Una donna che mai ha provato soddisfazione del suo desiderio sessuale incorpora il riflesso condizionato di una persona disinteressata al rapporto sessuale e viene definita frigida. Ma anche nell'uomo, quando rimane insoddisfatto, si crea una irregolarità psicologica e fisiologica; la soddisfazione o meno del suo desiderio sessuale influenza la salute fisica e la stabilità dello sviluppo della sua sfera emotiva. Nei libri spesso si trova scritto che chi ha moglie ha una vita più lunga di chi non ce l'ha: probabilmente questo si riferisce a quanto è stato già spiegato.
Allora, non sposarsi è male? Non è detto! Il desiderio sessuale è energia di espansione; se questa viene utilizzata in modo corretto verso un'altra direzione, porta comunque a risultati positivi. Infatti, se si utilizza nel lavoro, nello studio o nello sport, il desiderio sessuale diminuisce. Per questo motivo, sia l'uomo che la donna devono possedere una corretta consapevolezza riguardo al desiderio e alle proprie capacità sessuali.
Il matrimonio armonioso
Il desiderio è energia che si deposita e che, se non soddisfatto, prende ad aumentare sempre di più. Quando, ad esempio, si concentra la propria energia sul lavoro, sembra che diminuiscano di intensità gli altri desideri, fra cui quello sessuale: questo non vuol dire che una persona diventa impotente! Ricordiamoci che nel desiderio sessuale umano si riunificano la sfera psichica e quella fisica e che, per questo, la sua manifestazione risente anche di eventuali alterazioni della condizione del cuore e del corpo. La continua tensione mentale, l'insoddisfazione costante, l'alterazione della condizione fisica, la stanchezza, la condizione emotiva, influiscono sull'aumento o sulla diminuzione del desiderio, così come il livello di comunicazione che si riesce a stabilire nella coppia.
Il desiderio sessuale può anche essere visto come una richiesta di scaricare energia in eccesso. Secondo il punto di vista dello Yoga, finché se ne manifesta l'esigenza, il desiderio sessuale non deve mai essere considerato eccessivo. In passato spesso si usava pensare che con il rapporto sessuale si perdeva qualcosa e che questa perdita si doveva compensare in qualche modo. Questo è sbagliato, poiché il corpo più viene utilizzato e più diventa forte: non è così? Questo è vero anche per gli organi genitali che, quando sembrano indeboliti o menomati, è perché sono stati utilizzati scorrettamente o perché hanno solo bisogno di riposo. Lo Yoga insegna come vivere la sessualità quotidianamente, in modo corretto. Quando questa energia in eccesso scompare, il desiderio sessuale non si manifesta più. Perciò, quando si sente che questo desiderio vuole espandersi liberamente, allora, questo non è naturale?
Per un rapporto sessuale occorre essere in due, ma non è detto che tutti e due lo desiderino contemporaneamente o abbiano uguale capacità; occorre quindi mantenere attenzione reciproca e armonizzarsi insieme. Il raggiungimento di questa armonia è necessario anche per mantenere un corretto rapporto a livello sociale. Quando il marito, per esempio, è concentrato nel lavoro e il suo desiderio sessuale diminuisce, la moglie deve cercare di capire come liberare la propria energia verso altre direzioni di impegno. Questo rispetto è amore.
Esiste anche un ciclo naturale di aumento e diminuzione del desiderio, sia per l'uomo che per la donna, e per ognuno è diverso (dicono, per la donna prima o dopo le mestruazioni, o nel mezzo, fra una mestruazione e l'altra); rispetto all'età, nell'uomo, dopo i trent'anni, il desiderio comincia a decrescere, nella donna, invece, alla stessa età comincia ad aumentare. Come armonizzare queste differenze? Attraverso lo studio e l'impegno della coppia. L'uomo, per esempio, deve smettere di pensare che nel rapporto sessuale l'eiaculazione sia indispensabile: la donna, infatti, può gioire ugualmente anche in un rapporto in cui non ci sia scarico, grazie a carezze prolungate, a parole, ad abbracci, a un ambiente caloroso.
E poi, la capacità sessuale, e cioè la forza fisica a sostegno dell'energia sessuale, non è sempre uguale. L'ignoranza di queste cose porta tante persone a pensare che, quando diminuisce il desiderio sessuale, anche la forza fisica sia diminuita. A causa di una carica emotiva eccessiva o comunque alterata, qualcuno manifesta un desiderio sessuale smodato, ma spesso non ha la forza adeguata a soddisfare quell'esigenza: in quel caso l'incapacità non risiede nella debolezza fisica se non nella anormalità della condizione psichica. Secondo lo Yoga, infatti, il desiderio che nasce da una condizione psico-fisica calma e stabile è un desiderio giusto.
Spesso si parla della frigidità delle donne, ma secondo me, a meno di una presenza di qualche problema specifico agli organi genitali, la frigidità non esiste. Sono convinto che la frigidità possa facilmente essere superata: si tratta infatti di una condizione in cui, pur essendo presente il desiderio, non si riesce però a raggiungere l'orgasmo; credo quindi che sia sufficiente approfondire le proprie conoscenze sulla sessualità e trovare il modo di guidare la donna fino al quinto grado di eccitamento. Per questo si dovranno tenere presenti i diversi modi con cui stimolare l'eccitamento della donna: stimoli fisici e utilizzo dell'ambiente, valorizzazione delle zone di sensibilità sessuale e tecniche per prolungare la capacità dell'uomo di sostenere il rapporto, aumento della sensibilità sessuale e auto controllo. Così è possibile sviluppare vari modi di pratica.
Il desiderio sessuale è esigenza di espandere e di scaricare la propria energia: se il proprio compagno o la propria compagna non sono in grado di rispondere in modo adeguato a questa esigenza, se non si riesce a soddisfare questo desiderio, cercare il contatto di un altro compagno è una esigenza interna del tutto naturale. Senza fare del facile moralismo, ci si deve invece impegnare per raggiungere insieme la gioia del sesso, rendendosi conto che, quando ci si abitua ad uno stesso tipo di stimolo, l'essere umano non lo sente più. Quando il ritmo delle vibrazioni è sempre uguale, non fa che accrescere sempre di più l'insoddisfazione: è per superare questa insoddisfazione che si va quindi alla ricerca di nuove stimolazioni e di nuove gioie con un altro compagno o un'altra compagna. L'essere umano non può cadere nelle abitudini e deve studiare lungo tutto l'arco della sua vita: non è necessario cercare cose nuove e diverse oltre quelle che si trovano nel matrimonio; l'uomo e la donna devono però impegnarsi a cambiare continuamente e mostrarsi capaci di rinnovare sempre il loro rapporto. Comprendiamo questo!
Masahiro Oki, giugno 1961
pubblicato dalla rivista Luce Diretta nel dicembre 1994