chi ha orecchie per intendere...le colleghi al cervellino (dal b
Che dire...esistono "mondi sommersi tuttidascoprire" ed esistono anche "mondi paralleli che si attraggono e respingono" scambiandosi l'ossigeno ed l'anidride carbonica alternatamente, a seconda dei bisogni individuali. Fermo restando il bisogno soggettivo di una lavagna virtuale nella vita degli uomini che la sporcano, esistono diverse tipologie di imbrattatori, tutti rispettabili per carità...Il rispetto per la persona umana prima d'ogni altra cosa...Resta da stabilire quanto noi graffitari della rete possiamo essere considerate persone umane nell'esercizio della nostra funzione di graffitaggio. Eggià...c'è chi vive di questo, chi vive per questo, chi vive con questo, chi vive su questo...Quattroparole tre delle quali uguali con il solo modi-fica-rsi di una banalissima preposizione semplice e il signi-fica-to della frase cambia radicalmente. Ho conosciuto tutte queste tipologie di individui in questo mio pascolare ormai quasi decennale nei prati sempreverdi del parco web...Che mondo eterogeneo! Ho toccato la solitudine o il bisogno d'evasione...Ho respirato fumi d'amore percepito e di percezioni d'amore fumate d'un tiro... e morsi della fame...Ho visto vivere, graffiare, rideredigusto...E ancora spalle che si sollevano tristi o menefreghiste...Tante cose...Non dico troppe perché il troppo rappresenta l'arrivo e a me, sinceramente, gli arrivi non piacciono affatto. E in questo miscuglio dituttounpo', tra maiuscole e minuscole più o meno casuali, mi è venuto da domandarmi (particella pronominale ridondante apposta) cosa possa spingere a scegliere la preposizione rendendola giusta per il proprio essere partecipante attivo di un contesto abbastanza delineato nella vforma e nella sostanza. Mi sono altresì chiesto per quale astruso meccanismo si debba confondere il tatto ed i profumi e ancora i sapori con la vista e certe sensazioni immaginate. Essere e sentire appaiono ai miei banali occhi occhialuti maledettamente differenti! Per questo essere unici e speciali non si puoò paragonare al sentirsi tali. E' quello che i sociologi chiamano "la percezione del sé"...Essere o sentirsi...gran bella differenza! Le parole scorrono e svaniscono...E' nella definizione stessa di questa cosa la sua fine...I contatti nati per sciogliersi quando il rigo scompare , come per una sorta di soddisfazione autoerotica momentanea che lascia tutto com'era...Parlo di classicismo del sistema e non della particolarità dello stesso, sia chiaro. Ognuno riveste un ruolo..."C'è sempre una parte da recitare" nascosti da un nickname...Poi qualcuno si accontenta di essere nickname e qualcun'altro se lo può togliere e mettere a piacere che tanto indifferentemente è ed appare... Unici e speciali, dicevo. Essere e sentirsi, dicevo. E in questa noia che ha scatenato queste cose, ho trovato l'esasperazione della stessa noia...Ergopercuilaquale porto a spasso i cani piscioni.
Rammentando a me stesso e per mezzo mio al mondointero...che...per essere considerati unici e speciali...bisogna anche essere in quelche maniera portati dalle sinapsi neuronali. E sinceramente di questa cosa dubito e non poco.