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Canto notturno (di un pastore errante dell'aria)

Postato da blackDoor
Il navigante si perse in un sogno di stelle irrangiugibili; da allora tutti i dati trasmessi sono illeggibili: ogni tanto ci arrivano segni che registra solo il cuore: forse, forse, non c'è stato mai, e sono tutte storie. In questa notte seminata di nuvole che non una luce trema, ogni domanda è la risposta a una domanda della risposta prima; ogni ritorno è una falsa partenza, l'illusione di un movimento, come questo bagno di lacrime che non ho pianto. Troppo cielo; troppe foglie ha buttato il pensiero; troppi nomi per dirne uno solo; troppe, queste lezioni di volo: fammi scendere, portami via, via, via, portami via con te, portami a casa mia, tienimi sempre, via, via, via, un tempo io sognai, prima di te sognai, solo di ombre, solo di ombre. Nella memoria del mondo ci sono battaglie e nostalgie del cielo, grandi navi portano a spasso la luce del pensiero: ma io ricordo soltanto quel bacio, quel giorno di primavera: tutta la storia non vale il tuo bacio di una sera. Io ti amo: ho paura ogni istante che abbiamo; ho paura di averti di meno; come un cieco ti ho dato la mano; non lasciarmela, portami via, via, via, portami via con te, portami a casa mia, tienimi sempre via, via, via, un tempo io sognai, prima di te sognai, solo ombre, e adesso...
Postato 17 aprile 2015 - Inserito Musica
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Commenti

1 commento
  • Darmok
    Darmok "...il navigante si perse in un sogno"...."ho sognato di vivere",,,"sogna ragazzo sogna". Ancora una volta la metafora onirica costituisce per il professor Vecchioni il miglior congegno per rappresentare, nel profondo, i...  altro
    17 aprile 2015 - 1 piace questo